Zorro & Pinelli. Tracce di fumetto militante, dal racconto di storia all’azione nel presente.

Un altisonante titolo da dare ad un progetto di fumetto che sta muovendo ora i primi passi.

Effettivamente si tratta di un progetto, in quanto i due autori, Nicola Gobbi e Jacopo Frey stanno ora iniziando a produrre delle vere storie a fumetti. Per quanto riguarda Nicola questa è una tappa fondamentale del suo percorso, che ha preso le mosse dagli studi di fumetto dapprima alla Scuola Internazionale poi all’Accademia delle Belle Arti di Bologna, mentre per Jacopo si tratta della sperimentazione di un possibile percorso di indagine della realtà, praticando normalmente altre strade di ricerca. I due si muovono fra Ancona, loro città natale e Bologna, città, in cui, pur nelle contraddizioni che essa vive, hanno trovato ottime occasioni di espressione.

Zorro e Pinelli hanno fato la loro comparsa nel n° 2 di “Burp! Deliri grafico- intestinali”, in un racconto sulla vicenda dell’omicidio Mario Lupo, compagno di Lotta Continua ucciso dai fascisti nel 1972.

I due personaggi stanno trovando una loro dimensione nelle storie, assumendo con sempre più consapevolezza il ruolo di portavoce della nostra volontà di produrre fumetto con un forte ancoraggio con la Realtà, unico terreno che, secondo noi , può permettere al genere di uscire dalla crisi di identità che sta attraversando.

Le nostre produzioni spaziano in un ampio spettro di analisi, che cerca di toccare i momenti di maasima conflittualità e

La pace fra gli oppressi, la guerra agli oppressori!

Per il fumetto indipendente

Buona strada

Jacopo e Nicola

sabato 4 dicembre 2010

l'individualismo della nostra società

Salve a tutt*,
sono da poco tornato a casa dalla manifestazione per l'acqua bene comune che è stata organizzata oggi pomeriggio a Bologna, come in tante altre città d'Italia. è stato un bel corteo, molto composito che si è snodato per le vie della nostra città.
questa iniziativa era stata preceduta da una serie di blocchi alle porte organizzata dagli studenti medi. Passando per i viali in direzione del concentramento in via Ranzani, mi è capitato di intravedere Zorro e Pinelli partecipare ad uno di questi blocchi al cassero di porta santo stefano, casualmente vicino al circolo berneri. qui ho assistito a delle scene assolutamente pietose da parte degli automobilisti che si fermavano visibilmente scossi di fronte alle panche poste in mezzo alla strada su cui stavano seduti giovani studenti. in due casi ho visto dei muratori che, lamentando il fatto di aver finito da poco di lavorare, volevano ad ogni costo passare, uno di loro, vedendo il diniego al passaggio che gli veniva dato, non ha esitato a tirar fuori dal bagagliaio della macchina un martello e a brandirlo minacciosamente. dopo un po' (pochissimo in realtà, visto che il blocco di una sola corsia non è durato che dieci minuti) si è avvicinato agli studenti un ragazzo in scooter che chiedeva di passare visto che la moglie aveva buttato la pasta e poteva arrivare troppo tardi. un'autista dell'autobus, che magicamente era risucito a svicolare dal blocco passando dietro al cassero, una volta effettuata la manovra ha attirato l'attenzione dei giovani per poi indirizzar loro un cosiddetto manico d'ombrello.
Tutto ciò deve assolutamente farci riflettere. a mio giudizio non si tratta tanto dell'incomprensione di alcune pratiche adottate dagli studenti che, come si sa possono aver un costo nel malumore che possono suscitare nelle persone, quanto invece di un cieco individualismo che annebbia molte persone. pur di tornare a casa, pur di non vedere interrotta la propria quotidianità sono dispoti a cedere ai peggiori compromessi con la razionalità. si tratta di una volontà di non capire, di non oltrepassare la soglia del disagio per cercare di capire il messaggio che si manda, che è di una portata drammatica.
naturalmente non ci si aspetta una solidarietà totale, quanto magri non questo tipo di reazioni.
da parte nostra bisogna cercar di capire, ma fino ad un certo punto.
questi atteggiamenti sono l'amaro frutto degli anni 80, dell'emergere di un individualismo totale, che occupa la società italiana. ed è dura da combattere contro la cecità delle persone
noi possiamo provarci, ma ho seri dubbi, visto che la comprensione del pericolo di una riforma della scuola pubblica è addirittura sotto la pasta che può essere un po' attaccata.
beh, un buon fine settimana di lotte e di riposo
Z&P

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